La Storia
L’Associazione Musicale Choro Romani Cantores è stata fondata nel 1980 da studiosi di polifonia vocale. Da allora ha proposto partiture di rara esecuzione, maturando in breve tempo la possibilità di interpretare e sostenere grandi opere.Trasformatasi in Onlus nel gennaio 2001 è stata diretta dalla fondazione dal M° Daniela Condemi. Nel gennaio 2005 la direzione artistica è stata assunta dal M° Dario Paolini. | |
Il Coro si è evoluto come strumento duttile, consapevole della diversità degli stili attraverso l’attento studio del fraseggio e dei significati propri della scrittura; non espressione di peso e volontà massive, ma interprete dinamico, dialettico, drammatico del moto musicale. L’ Associazione si compone di un ensemble vocale e di uno strumentale: il primo costituito dai Soci cantori e da un insieme di musicisti di eccellente formazione, con esperienza professionale; il secondo la Camerata Strumentale Romana, formata da specialisti di musica barocca, attivi in formazioni da camera e presso Orchestre istituzionali. L’Associazione svolge attività concertistica programmando una propria stagione a Roma e nel territorio regionale. Su invito ha partecipato alle attività concertistiche della città di Como, alla rassegna “Verona Musica” per l’Ente Lirico Arena di Verona, al Festival Barocco di Viterbo nel 1989, interpretando in prima esecuzione moderna i “Dialoghi” dalle Sacrae Concertationes di Domenico Mazzocchi. Nel maggio 2001 l’ Associazione è stata chiamata a eseguire opere di Emilio de’ Cavalieri in occasione della presentazione del volume “Emilio de’ Cavalieri Gentiluomo Romano” del musicologo dott. Warren Kirkendale; nel marzo 2002 di nuovo invitati a tenere un concerto di musiche dello stesso autore, per la posa di una lapide nella Basilica dell’Aracoeli, nel quarto centenario della morte. Nel maggio 2003 presso il Museo dei Mercati di Traiano in Roma è stata realizzata la produzione dell’Orfeo di Claudio Monteverdi; l’anno seguente presso la Sala delle Battaglie di Palazzo Venezia è stato eseguito l’Oratorio di Händel La Resurrezione. Nel 2006 sono state molto apprezzate le esecuzioni dell’Oratorio profano di Schumann Der Rose Pilgerfahrt op.112 nella versione originale per soli, coro e pianoforte e del Requiem op. 48 di G. Fauré, riproposto anch’esso nella versione originale del compositore: soli, coro, organo, violino solista e ensemble di viole e violoncelli ne hanno restituito l’intimità e l’afflato mistico. |
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Sono in repertorio: Missa Hercules Dux Ferrariae di Josquin des Prez; alcuni Madrigali e i Responsoria di Gesualdo di Venosa; Jeremiae Prophetae Lamentationes di Emilio de’ Cavalieri; le Prophetiae Sibyllarum di Orlando di Lasso; la Quartina Lamento d’Arianna, la Sestina Lagrime d’Amante al Sepolcro dell’Amata, il Combattimento di Tancredi e Clorinda, i Canti Guerrieri e Amorosi dall’VIII Libro di Claudio Monteverdi, Mottetti di Giovanni Gabrieli, Festino nella sera del giovedì grasso avanti cena di Adriano Banchieri, A Ceremony of Carols di Benjamin Britten, i Cori di Michelangelo Buonarroti il Giovane di Luigi Dallapiccola, e i Nonsense di Goffredo Petrassi. Per Soli, Coro ed Orchestra: Magnificat di J.S. Bach; Gloria, Credo e Magnificat di A. Vivaldi; Requiem in Re min. K626, Missa C-moll K427 e i Vesperae Solennes De Confessore K399 di W.A. Mozart; la Missa Dolorosa di Antonio Caldara e ancora la Messa per coro e doppio quintetto di fiati di Igor Stravinskij e la Messa in Mi min. n.2 per coro a otto voci e orchestra di fiati di J.A. Bruckner; Oratorio Le Sette Ultime Parole di Nostro Signore Gesù Cristodi S. Mercadante. |